PER LA GIORNATA DEL SACRIFICIO DELL'EMIGRANTE L'OMAGGIO AL MUSICISTA DI FOIANO VALFORTORE JAMES V. MONACO, CHE FECE FORTUNA IN USA. IL PRESIDENTE LOMBARDI: "LE AREE INTERNE SIANO VISIONE E NON SOLO NOSTALGIA PER I FIGLI DEGLI EMIGRANTI"

Per la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2001 in ricordo della morte in miniera, l’8 agosto del 1956 nella città belga di Marcinelle, di 162 lavoratori italiani, alcuni dei quali sanniti, insieme ad altri 100 minatori di altre Nazioni, il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha dichiarato.
“E’ sempre vivo Il ricordo amaro delle vittime di quella terribile esplosione a 975 metri di profondità nel bacino carbonifero di Charleroi, dei tamti altri emigrati Caduti sul lavoro, e dai tanti connazionali che patirono in terra straniera, ove avevano invece cercato fortuna, per la loro condizione di miseria edi povertà e, purtroppo, per il fatto stesso di essere italiani. 0ggi 8 agosto, come ogni anno, il nostro pensiero va alle vittime di Marcinelle, a quella del dicembre del 1907 nelle miniere di Monoghan in West Virginia (USA) in cui perirono persino lavoratori bambini e adolescenti, alle tante altre che coinvolsero i connazionali che hanno perso la vita in altri Paesi: tante sono le pagine tragiche della emigrazione di oltre 25 milioni di uomini, donne e bambini nel mondo dall’Unità in poi. E’ dovere di ogni italiano, insieme alle Istituzioni democratiche, dedicare, in questa Giornata, un momento di riflessione e di omaggio a quanti si sono sacrificati lontani dalla Patria per conquistare una vita migliore”.
Comunicato Stampa n. 3182 del 08 agosto 2025
Si è svolta nella Sala Consiliare della Rocca dei Rettori la Conferenza Stampa di presentazione dell’evento dell’11 agosto, ore 21.30, dell’intitolazione del Teatro Comunale di Foiano Valfortore (BN) al musicista James V. Monaco (1885-1945), nativo della cittadina del Fortore, ma vissuto negli Stati Uniti, uno dei tanti emigranti, che fece fortuna all’estero.
Alla Conferenza Stampa hanno preso parte il Sindaco di Foiano Valfortore e Consigliere provinciale Giuseppe Antonio Ruggiero, lo storico e Presidente della Associazione Internazionale Studi Genealogici Italiani Daniele Iadicicco, ed il docente del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento M.to Umberto Aucone. Collegato da remoto il Presidente della Provincia Nino Lombardi.
Il Sindaco, introducendo la Conferenza Stampa, nel ricordare che la intitolazione rientra nell’ambito della XLIII Edizione della Festa dell’emigrante “Rotte che s’incontrano” coinvolgente numerosi centri del Fortore e del Tammaro, su patrocinio della Regione Campania, ha sottolineato il significato ed il valore storico della riscoperta delle radici e della identità profonda di un popolo che ha vissuto il dramma dell’emigrazione. La intitolazione, ha detto Ruggiero, del Teatro Comunale di Foiano Valfortore ad un figlio della cittadina, un musicista autodidatta, all’anagrafe Vincenzo Monaco, e che ottenne successo negli Stati Uniti, tanto da essere, tra l’altro, candidato al Premio Oscar per le musiche ben quattro volte, costituisce un omaggio ad una figura rilevante, ma anche un momento per ricostruire un rapporto interrottosi alcuni decenni addietro nella comunità di origine. Il Sindaco ha voluto ringraziare Daniele Iadicicco per la sua indagine storica circa le vere origini del Maestro Monaco e lo stesso Maestro Aucone che ha collaborato intensamente alla riscoperta e valorizzazione della figura del musicista di Foiano Valfortore. Il Sindaco ha infine auspicato che tale evento possa contribuire a rafforzare il rafforzamento dei rapporti tra le comunità degli emigranti e i comuni delle aree interne meridionali di origine dei loro padri o nonni.
Intervento nella Conferenza Stampa, Il Presidente Lombardi, ricordato che l’incontro cade nella “Giornata all’emigrante”, ha voluto sottolineare l’importanza del rinsaldarsi dei rapporti tra gli emigranti e i loro discendenti e la madre patria, affermando che le aree interne meridionali non debbono essere solo “nostalgia”, ma anche “visione”.
Ha preso quindi la parola Iadicicco che ha voluto precisare che la sua ricerca storica si è svolta nell’ambito del lavoro perseguito dall’Associazione che presiede, un sodalizio che senza scopi di lucro vuole appunto ricostruire l’albero genealogico degli emigranti e i loro discendenti desiderosi di ritrovare i Comuni di origine e di provenienza dei loro avi. Curiosamente Iadicicco, che è cittadino di Formia (presiede anche il Centro Studi Città di Formia), ha confermato svelato che il Maestro Monaco non era nato, come erroneamente si riteneva, nella cittadina laziale, ma piuttosto proprio a Foiano Valfortore, figlio peraltro di una Famiglia della borghesia locale. Quella del vero Comune di nascita del Maestro Monaco, ha continuato iadicicco, non è la sola sorpresa delle sue indagini ed ha ricordato infatti che il pianista francese Michel Petrucciani, raffinatissimo jazzista di fama mondiale, era in realtà nativo proprio della Città di Benevento, capoluogo del Sannio, auspicando che tale riscoperta possa trovare adeguato riconoscimento e valorizzazione da parte della Città.
Ha chiuso i lavori il Maestro Aucone il quale ha svolto un breve ritratto della figura artistica di Monaco, aperto, amante e brillante interprete delle principali esperienze musicali statunitensi a cavallo tra le due guerre mondiali, ma che non disegnava certo nelle sue composizioni di ispirarsi alle melodie di chiara matrice della migliore tradizione del melodramma italiana.