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Istituzioni

L'istituzione della provincia di Benevento, quale ripartizione amministrativa del nuovo Stato italiano, fu, molto in breve, scandita dalle seguenti principali tappe:

  • il 15 agosto 1860, a Napoli, nel corso di una riunione segreta del Comitato Centrale Unitario dei garibaldini, che preparava la sollevazione contro il Borbone in appoggio alla spedizione dei Mille, fu stabilito che Benevento, allora sotto il dominio pontificio da circa otto secoli, sarebbe diventata capoluogo di una nuova provincia se i patrioti locali avessero aiutato l'impresa dell'Eroe dei Due Mondi;
  • il 3 settembre 1860 circa 200 rivoltosi sanniti, senza spargimenti di sangue, ammainarono le bandiere del papa-re a Benevento, mentre quelle garibaldine ancora non riuscivano ad entrare in Napoli (e questa circostanza sarà giudicata con molto favore dagli accesi spiriti anti-clericali del tempo);
  • il 25 ottobre 1860, a Napoli finalmente conquistata da Garibaldi, il pro-dittatore Giorgio Pallavicino, su ordine dell'Eroe, firmò il Decreto istitutivo della provincia di Benevento;
  • il 17 febbraio 1861 il Luogotenente generale del re, principe Eugenio di Savoia Carignano, confermiò il provvedimento garibaldino.

Più tardi, il Parlamento del nuovo Stato, nonostante l'opposizione dei politici delle vicine province, ratificò l'istituzione: per i patrioti sanniti questo rappresentava il riscatto di secoli di umiliazioni per un territorio che aveva avuto un passato gloriosissimo. Il primo presidente della nuova provincia fu il sen. Carlo Torre.


Lo Stemma dell'ente, individuato nel 1871 da un pool di esperti, raffigura il toro rampante che i Sanniti sacrificavano nelle corso della cerimonia religiosa della "Primavera sacra" prima di partire alla conquista di nuove terre, nonchè le armi utilizzate nel corso delle dominazioni sannita, romana e longobarda. Ma questa esibizione 'muscolare' non tragga in inganno: i sanniti di oggi sono persone assolutamente pacifiche...