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LA PROVINCIA E IL RIPOPOLAMENTO FAUNISTICO. LA PRECISAZIONE DEL PRESIDENTE CLAUDIO RICCI

Comunicato stampa n. del 05/05/2025
Il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci replica a “il Sannio Quotidiano” sul ripopolamento faunistico.

«Il titolo "Rocca, 65mila euro di fagiani", apparso il 7 gennaio, in prima pagina e con grandissima evidenza tipografica su “Il Sannio Quotidiano”, è il solito tentativo di creare uno "scoop" sul nulla. Esso, infatti, fa apparire la Rocca come una sorte di Corte del Re Sole dove ci si dedica principalmente a pasteggiare con selvaggina pregiata.
Il Lettore viene, dunque, completamente fuorviato da una corretta interpretazione dei fatti. Che sono questi: i fondi stanziati con determina dirigenziale per il ripopolamento di fagiani nel Sannio provengono dalla Regione Campania e sono a destinazione vincolata. In altri termini se la Provincia avesse voluto spendere quei 65mila Euro per interventi nelle scuole, sulle strade o per la cultura o persino per l'acquisto rinoceronti non avrebbe potuto farlo.
Se, invece, si fosse deciso di non investire, quelle risorse sarebbero tornate alla Regione andando a residuo: i nostri dirigenti hanno dunque scelto il male minore.
La destinazione di quei 65mila Euro non è apprezzata da "Il Sannio Quotidiano"?: allora si rivolga alla Regione, non alla Rocca.
E' lecito chiedersi, dunque, il perché la Testata abbia compiuto un'altra scelta sparando la notizia in taglio centrale in modo che tutti potessero vederla (anche chi non acquista il giornale e si trova a passare davanti all'Edicola).
La risposta la capirebbe anche un bambino: non si vuole creare imbarazzo nell'Amministrazione Regionale che a maggio va alvoto.
“Il Sannio quotidiano”, poi, ha evitato di chiarire che il ripopolamento è di fatto autofinanziato dagli stessi cacciatori che versano alla Regione annualmente una cospicua tassa: lo stesso meccanismo di autofinanziamento è per la pesca. Dovremmo essere in un qualche modo grati ai cacciatori, ai pescatori e alle rispettive Associazioni che, con i loro soldi, contribuiscono non poco al ripopolamento: invece un cattivo e poco attento giornalismo diffonde notizie del tutto prive di fondamento.
Non è questa la prima volta che certa Stampa si occupa in malo modo di questo argomento: speriamo che, dopo questo chiarimento, sia anche l'ultima.
Ritengo opportuno, proprio per ristabilire la verità, approfittare di tale occasione, per dare atto alle Associazione venatorie che, con la loro passione, contribuiscono in qualche modo a salvaguardare gli equilibri dell'ecosistema.
Certa stampa dovrebbe, prima di gettare discredito e sbagliando pure bersaglio, informarsi sulle procedure: eviterebbe così di prendere cantonate e di offrire un cattivo esempio di giornalismo.
Ci auguriamo che a questa nota sia riservato la stessa identica visibilità della disinformata titolazione».