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4 NOVEMBRE: IL PRESIDENTE ANTONIO DI MARIA RENDE OMAGGIO AI CADUTI PER LA PATRIA

Comunicato stampa n. 1726 del 05/11/2021

In questa Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate del 2021, Anniversario del "Comunicato della Vittoria" della Prima Guerra Mondiale, ricordiamo il compimento dell'Unità d'Italia.

I nostri pensieri sono rivolti alle centinaia di migliaia di esseri umani, spesso di umili origini, travolti dalla ferocia delle Guerre e a quanti, in tempo di pace, hanno dato la vita al servizio della Patria.

Questa Giornata è anche dedicata all’Unità che fu realizzata tra il 1915 ed il 1918 al termine di un conflitto terribile ed atroce.

Nessuno può, dunque, pensare al IV Novembre come ad una cerimonia rituale davanti al Monumento ai Caduti.

Questo è, invece, il momento in cui tutti noi dobbiamo restare a capo chino nel ricordo di quei ragazzi, nostri concittadini, che diedero la vita per l’Italia sia in tempo di guerra che di pace.

Tanto più che oggi ricordiamo pure, insieme al 4 novembre 1918, un’altra data storica, collegata alla Vittoria, un giorno che sancì di fatto la conquista civile della coscienza nazionale italiana: il 28 ottobre 1921.

Cento anni or sono, una umile donna indicò tra undici bare di Caduti sconosciuti della Grande Guerra quella che pensò contenesse i resti del proprio figlio, Antonio. Quella divenne la bara del Milite Ignoto.

Forse quel povero corpo irriconoscibile era di un uomo nato in un altro angolo d’Italia e che probabilmente andò in Guerra, come molti  commilitoni, senza nemmeno capire la lingua italiana: proprio la suprema incertezza sulla identità e sulla provenienza geografica di quei resti fondarono la coscienza nazionale.

Il treno che portò il Milite Ignoto da Aquileia all’Altare della Patria a Roma passò tra almeno un milione di italiani in ginocchio ai lati dei binari.      

In tutti i Comuni fu dunque eretto un Monumento ai Caduti e in queste pietre è raccolto il cuore stesso del Paese:  davanti all’Altare della Patria e a questi Monumenti dobbiamo fermarci e dedicare il nostro pensiero. Il nostro presente nasce dal nostro passato e noi dobbiamo dunque essere degni di quanto ci hanno detto ed ancora oggi ci dicono i Caduti di ieri e di oggi. In questi tempi di pace, ma segnati dalla pandemia uomini e donne dello Stato, del Volontariato, della società civile hanno dato esempi di altruismo.

Tutti insieme, ieri e oggi, tutti loro ci hanno donato un Paese unito e noi dobbiamo amarlo come hanno fatto loro. Lo dobbiamo fare soprattutto in questo momento di passaggio dalla crisi creata dalla pandemia alla possibilità di ricominciare a vivere, a lavorare a costruire un Paese più bello nel rispetto delle leggi e nella trasparenza dei nostri comportamenti.

Viva il Sannio, Viva l’Italia.

4.11.2021

Antonio Di Maria

Presidente della Provincia di Benevento