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Presentato il programma Arcos per l'anno 2014

Comunicato stampa n. del 20/04/2024
Comunicato Stampa n. 4420 del 20 dicembre 2013

Presentata oggi alla Rocca dei Rettori la Mostra “Iside contemporanea”, a cura di Ferdinando Creta, una collettiva di 34 artiste che resterà aperta da domenica 22 dicembre 2013 con inaugurazione alle ore 16.30 fino al 2 marzo 2014 negli spazi espositivi del Museo Arcos al Corso Garibaldi di Benevento.
L'evento è stato presentato oltre che dal curatore anche dal Commissario straordinario della Provincia di Benevento, che promuove l'iniziativa e gestisce il Musero Arcos. Era presente anche il Maestro Armando De Stefano che esporrà le proprie opere nel Museo nella prossima primavera.
Creta, nel presentare la Mostra dedicata al nome della dea Iside, ha ricordato che dopo il successo delle mostre “In-generazione”, “Divina Commedia” e “Il Tempio dei Segni”, realizzate nella programmazione 2013, la Provincia, con il prof. Cimitile, ha deciso una programmazione per il 2014 che prevede il seguente calendario:
-“Iside Contemporanea”,
-“Viaggio nell’ombra”, Marco Pellizzola, Italo Bressan nei margini della pittura”, a cura di Massimo Bignardi, dal 15 marzo al 27 aprile 2014;
-“Armando De Stefano”, personale a cura di Giancristiano Desiderio e Ferdinando Creta, dal 10 maggio al 7 settembre 2014;
-“Dentro e fuori la pelle”, collettiva a cura di Enzo Battarra e Ferdinando Creta, dal 24 settembre al 20 ottobre 2014;
-“Renato Barisani”, personale a cura di Ferdinando Creta e Massimo Bignardi, dal 31 ottobre all’11 gennaio 2015”.
Creta ha quindi messo in evidenza che nella programmazione artistica di Arcos, che è stata finalmente avviata, si inserisce la Mostra “Iside contemporanea”. Essa, nel contesto dei reperti del Tempio della dea Iside, culto neoegizio particolarmente attivo nella Benevento di epoca imperiale romana, offre spazio a molte artiste che riflettono sulla donna e sul suo ruolo in una epoca che vede finalmente una nuova presa di coscienza collettiva circa il tema della violenza ai danni della donna.
Quindi Creta ha aggiunto: “Il programma di Mostre per Arcos, in un momento così particolare per la gestione degli spazi pubblici, è da segnalare perché dimostra il coraggio del Commissario Cimitile di investire nella cultura e sulle sue potenzialità per il nostro territorio. Desidero ringraziare per quanto ha fatto la Camera di Commercio per questa Mostra, così come tutti gli sponsor privati: Liverini, Centro Commerciale Buonvento, Mazzone Viaggi. Molto importanti sono infine i contributi scientifici ai cataloghi da parte di Battarra, Bignardi, Crispolti, Fiorillo, Lattuada ed altri studiosi, la cui collaborazione è completamente gratuita. Posso annunciare infine che la Mostra “Iside contemporanea” partirà per Modena presso il Palazzo Ducale”.
Ha preso quindi la parola il Maestro Armando De Stefano. Egli ha detto: “sono stato direttore del Liceo Artistico di Benevento e poi sono stato a lungo a Sant’Agata de’ Goti: dunque io amo molto il Sannio. Io ho affrontato per il Sannio il tema dell’Unità d’Italia e purtroppo quello delle violenze perpetrate ai danni delle popolazioni di Pontelandolfo e Casalduni nel 1861. Oggi però voglio approfondire il tema del mio rapporto con la cultura con di altri Paesi, di un altro emisfero: infatti, io ammiro molto la poesia del sudamericano Borges e gli ho dunque dedicato una Mostra che ho voluto intitolare “Ombre”, da un titolo di una sua opera. Il mondo neolatino mi interessa da tempo, da ancora prima che Papa Francesco ascendesse al Soglio di Pietro (dunque non c’è alcun opportunismo da parte mia)”.
Le conclusioni sono state infine tratte dal Commissario Cimitile: “Il tracollo di Art Sannio che gestiva il Museo Arcos poteva far pensare alla fine dello stesso Arcos; ma fortunatamente non è stato così perché con caparbietà abbiamo voluto che Arcos restasse una realtà viva ed operante in città e fosse occasione di attrazione di un turismo colto. Lo abbiamo fatto grazie anche ad Iside ed alle emergenze archeologiche del suo Tempio di Benevento che sono state ri-collocate proprio nei Sotterranei di Arcos. Ebbene oggi posso dire che con poca spesa noi abbiamo potuto e saputo offrire alla cittadinanza una struttura che funziona grazie alle energie ed alle professionalità locali. In questa ottica sono orgoglioso di poter ospitare un Maestro come De Stefano. Sotto un certo punto di vista questo rappresenterà però la chiusura non solo della mia esperienza alla guida della Rocca dei Rettori, ma anche della stessa politica culturale della Provincia in considerazione delle riforme o della sua cancellazione prevista per questo Ente. Non sappiamo dire oggi che fine farà la nostra politica culturale e chi e se ci sarà qualcuno chiamato a gestirla. In opgni caso, per noi era importante sottolineare come il culto isiaco abbia costituito un momento di svolta nella storia della società civile e segnatamente per la presenza ed il ruolo della donna quale protagonista della società stessa e non più semplicemente come un essere marginale. Il concetto di eguaglianza dei sessi è proprio di Iside ed oggi questo concetto sta finalmente prendendo forza: peraltro questo messaggio viene da una terra che ha dato figure femminili che probabilmente non sono considerate nella loro autentica potenza, come Teodorata e Adelperga”.