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NO ALLA DECIMAZIONE DELLE DIRIGENZE SCOLASTICHE. IL PRESIDENTE LOMBARDI VUOLE CONVOCARE IL CONSIGLIO PROVINCIALE PER CONTRASTARE UNA NORMA CONTENUTA NELLA LEGGE DI BILANCIO 2023

Comunicato stampa n. 2096 del 05/12/2022

Il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha espresso la sua più viva e profonda preoccupazione in merito ad una norma della Legge di Bilancio per il 2023 in discussione al Parlamento che si tradurrà in una vera e propria decimazione delle Dirigenze scolastiche nel territorio delle aree interne e periferiche.
Secondo l’art. 99 della proposta di legge, il Piano di Dimensionamento della Rete scolastica da approvarsi entro il novembre di ogni anno dovrà, infatti, portare da 600 a 900 il numero minimo di alunni iscritti in un Istituto (sia di primo che di secondo grado) al fine di conservare l’autonomia scolastica.
E’ perfino inutile sottolineare quale sarà la conseguenza di questa norma, se approvata, nel territorio sannita: basterà soltanto dire che da anni la Provincia di Benevento si batte per abbassare invece fino a 300 il numero degli alunni iscritti per ogni Istituto in quanto territorio a prevalenza collinare e montano interessato (come in altre parti d'Italia) dal ben noto andamento negativo demografico che si registra nelle aree interne meridionali.
«Se le aree interne meridionali debbono rinunciare anche all’autonomia scolastica, cosa resterà sul territorio delle aree interne meridionali a presidio e a difesa della loro identità locale e della vitalità stessa della collettività locale?»: questa la domanda retorica che si è posto il Presidente della Provincia di Benevento
Per concretizzare con ogni urgenza iniziative di natura politica volte a contrastare questo proposito del Governo, il Presidente della Provincia di Benevento ha voluto che l'argomento fosse immediatamente iscritto nell'ordine del giorno della Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Provinciale già convocata per il giorno 6 dicembre in preparazione della riunione del Parlamentino di fine anno.
«E' indispensabile dare una risposta forte di contrasto per questa manovra del Governo» - ha detto Lombardi. «Il problema, evidentemente, non è affatto connesso agli schieramenti di natura partitica, che pure hanno la loro dignità, ed hanno tutto il diritto di delineare le proprie scelte strategiche. Qui si tratta invece di difendere il territorio delle aree interne meridionali e delle aree periferiche: non è pensabile e non è ammissibile che vengano applicate in materie tanto delicate norme uniformi su tutto il Paese, con tutte le sue diversificazioni interne, quando tutti gli indicatori di natura statistica attestano che quasi la metà degli 8.000 Comuni perde abitanti anche per la carenza di servizi pubblici essenziali, oltre che per la mancanza di lavoro. Dobbiamo chiedere al Parlamento, alla Regione Campania, alla Conferenza Stato Regioni di cambiare questa norma e di assicurare la dignità e la vita delle Istituzioni scolastiche sul territorio».

AGGIORNAMENTO

 

Comunicato Stampa n. 2097 del 6 dicembre 2022

Il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha scritto alle Autorità di Governo per fare voti al Governo nazionale e al Parlamento affinché sia soppresso il limite minimo di 900 alunni per le Scuole di ogni ordine e grado contenuto nella Legge di Bilancio 2023 attualmente in discussione in Parlamento e siano invece confermati i limiti previsti nelle Leggi di Bilancio precedenti che riconoscevano in 300 il numero minimo di alunni per ogni Scuola nei territori montani.

Nel contempo Lombardi ha chiesto alla Conferenza Stato-Regioni, all’Unione delle Province d’Italia ed all’Uncem di esprimersi formalmente contro il limite minimo di 900 alunni per Istituto scolastico di primo e secondo grado in particolare nelle aree interne collinari e montane nelle quali si registrano forti fenomeni di desertificazione sociale, di denatalità e di crollo demografico.

La ragione dell’iniziativa del Presidente della Provincia sannita, che ha investito della questione anche la Deputazione parlamentare, è presto detta: se passa la norma di Bilancio così com’è oggi, almeno l’80% delle Istituzioni scolastiche sannite, non rientrando nei limiti di alunni iscritti, è destinata a perdere l’autonomia. «Tale eventualità è da considerarsi una iattura per il territorio sannita», ha dichiarato Lombardi, che ha osservato: «la Scuola in particolare per le aree deboli è un vero e proprio presidio della qualità della vita, dei servizi primari e della crescita sociale, culturale e civile: non è possibile rinunciarvi».

Il Presidente Lombardi ha infine osservato: «di fatto in tutto il Mezzogiorno si registrano situazioni simili a quella sannita a ragione del pesante calo demografico degli ultimi anni: e questo non fa che aggravare il problema introdotto dalla proposta governativa».