Matteo Piantedosi, Ministro dell'Interno, ha visitato domenica 1 settembre 2024 il capoluogo sannita per l’incontro, promosso dal Sindaco Clemente Mastella e dal Presidente Nino Lombardi della Provincia di Benevento tra gli attori istituzionali, culturali e sociali del Centrosud attraversati dalla Via Appia e coinvolti nella Candidatura per l’iscrizione nel Patrimonio Unesco del sito seriale "Via Appia. Regina Viarum", riconosciuta nella riunione di Nuova Delhi dello scorso 27 luglio 2024 del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
L’incontro nel capoluogo sannita, finalizzato a individuare e raccogliere proposte di cooperazione per la valorizzazione e la governante del nuovo sito Patrimonio Mondiale Unesco, ha visto la partecipazione di molti Sindaci, Presidenti di Provincia e di Associazioni culturali che la Via Appia tocca negli oltre 600 chilometri di sviluppo attraverso 4 Regioni.
Erano presenti, inoltre, oltre al Sindaco Mastella e Presidente della Provincia Lombardi, l'Arcivescovo metropolita di Benevento mons. Felice Accrocca, il Prefetto Carlo Torlontano il Questore Giorgio Trabunella, il senatore Domenico Matera. Erano presenti anche i rappresentanti del Ministero dei Beni culturali e della Direzione generale Unesco, delle Università del Centro Sud che hanno lavorato a lungo per il prestigioso risultato raggiunto a Nuova Delhi nel corso dell'Assemblea Unesco. Erano inoltre presenti le rappresentanze delle Pro Loco della Campania e di Benevento
Il Ministro Piantedosi ha visitato la Chiesa Santa Sofia, Patrimonio Unesco, accompagnato da don Mario Iadanza, responsabile dei Beni culturali dell'Arcidiocesi e docente universitario, quindi ha visitato l’adiacente Chiostro e Museo di Santa Sofia e la Mostra fotografica sulla Via Appia a cura dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero della Cultura e riprodotte, in appositi pannelli espositivi dell'intera raccolta, dal Comune di Benevento, con la collaborazione di Sannio Europa Scarl.
Il Ministro dell’interno ha infine firmato il Registro degli Ospiti d'onore del Museo del Sannio (vedi foto).
E’ seguita quindi una riunione nel vicino Teatro De Simone del Collegio de la Salle di sindaci, funzionari ed amministratori per l’organizzazione gestionale del bene Unesco
Il Sindaco Mastella, nell’introdurre il dibattito, ha sottolineato la necessità di determinare le condizioni migliori per la valorizzazione del sito Unesco della Via Appia, a seguito del riconoscimento prestigioso ottenuto. Il Sindaco ha ipotizzato iniziative quali "turismo lento" e "giochi ludici" in vari periodi dell'anno o di vari anni ed ancora eventi di aspetto culturale come il "Premio Appia".
Mastella ha anche ipotizzato la istituzione di una Associazione o un Organismo direttivo per rendere seduttiva la Via Appia, con la partecipazione dei sindaci delle località attraversate dalla Via Appia con relazioni con il Ministero e le Regioni. IL Sindaco ha anche fatto riferimento all’utilizzo oculato delle risorse finanziarie che verranno assegnate.
E’ quindi intervenuto il Presidente Lombardi che ha sottolineato i motivi dell’incontro a Benevento dei rappresentanti istituzionali interessati dal tracciato della Via Appia: il capoluogo sannita è una città equidistante tra Roma e Brindisi, l'inizio e la fine della Via Appia, ha detto Lombardi, ed è anche un grande crocevia culturale, nonché capolinea della Via Traiana, verso la Puglia, parallela alla Via Appia. Il Presidente Lombardi ha indicato il valore del riconoscimento Unesco per la Via Appia nel fatto che esso costituisca anche una occasione per dare una risposta soprattutto ai problemi socio-economici delle aree interne, caratterizzate per di più da gravi fenomeni di spopolamento e denatalità. “Stiamo in realtà colorando pagine belle nell'esaltazione del nostro territorio e da stasera inizia un nuovo percorso di crescita e di sviluppo di queste meravigliose aree”, ha concluso Lombardi.
Ad intervenire è stato quindi l'arcivescovo Felice Accrocca che ha indicato le opzioni di sviluppo per il futuro delle aree interne n non nella grande industria, ma in progetti più rispettosi del territorio e dell’ambiente. “Dobbiamo smetterla di sognare e soprattutto di illuderci. Per salvarci dobbiamo impiegare le nostre forze e per ottenere qualche risultato dobbiamo stare insieme.
Nel linguaggio chiesistico diciamo che dobbiamo agire in comunione; in quello amministrativo, dobbiamo fare rete. Ai sindaci, dico di resistere alla tentazione di sganciarsi alla prima occasione per prendere qualche briciola da Roma o da Napoli. Da tutelare e proporre abbiamo il paesaggio, il patrimonio artistico e storico oltre che enogastronomico. Su questo bisogna puntare scegliendo le priorità e stando insieme. Delle aree interne non se ne parlava prima della istituzione dei Forum che teniamo al Centro "La Pace", ha concluso monsignor Accrocca, ora ne parlano tutti.”
Ha preso quindi la parola l’ assessore regionale della Campania al Turismo, Felice Casucci, secondo il quale la programmazione della gestione che si sta tentando di costruire del sito seriale costituisce “un progetto di valore tangibile ma anche intangibile”. Casucci ha richiamato la presenza di Paolo Rumiz, giornalista, intellettuale, saggista, che, alla presentazione del suo ormai celebre libro sull'Appia “ci fece pensare che c'era un patrimonio di valore inestimabile che stavamo perdendo. Oggi abbiamo una forma di identità da salvare ed occorre dunque scrivere un piano di gestione che dica chi e cosa fare. Questa è concretezza. Io, quale assessore regionale, ho messo le aree interne in delibera ma ho avuto problemi con le aree costiere che ci chiedevano di non investire sulle aree interne che erano turisticamente perdenti. Ora bisogna tradurre i principi in azione concrete, ha detto ancora Casucci ed avere la capacità di ragionare mediando cosa devono fare i 17 sindaci interessati alla Via Appia. Peraltro Benevento ha ragioni da vendere essendo, forse unica al mondo, la città con due riconoscimenti Unesco ed ha quindi tutte le condizioni per fare bene”.
E’ intervenuta Angela Maria Ferroni, la dirigente emerita del Ministero della Cultura, che ha indicato come il Ministero abbia creduto in questa Candidatura con un investimento di oltre 20 milioni di Euro. Secondo Ferroni, “è il momento di scendere nei territori e di rafforzare la tutela e la salvaguardia dei beni attraversati dalla Via Appia. Occorre una proposta che parta dal territorio per la gestione del sito che si va a realizzare.. Non sono le Istituzioni che fanno le cose ma le persone. Occorre una struttura di coordinamento che possa dare entro i prossimi due mesi avviare un rendiconto all'Unesco ci chiederà conto della organizzazione del sito”.
L’architetto Maurizio Marinazzo , in rappresentanza del Comune di Brindisi, ha detto che, nella certezza del riconoscimento che effettivamente è stato poi conseguito, il Comune pugliese ha realizzato una bozza di Statuto che ora offriamo come base di confronto per gestire una Associazione chiamata ad organizzare la Via Appia Unesco”.