Il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, intervendo al Museo del Sannio al Convegno “La Carta dei Diritti. Il Servizio integrato dei rifiuti in Regione Campania”, promosso dalla Regione Campania presso il Museo del Sannio - Sala dell'Auditorium "Gianni Vergineo" ha dichiarato:
“II Decreto legge 195/2009 (Governo Berlusconi) stabilì che i costi del ciclo di gestione dei rifiuti sono a carico dell'utenza e assegnò le competenze alle Province e per esse alle Società provinciali costituite per le competenze derivanti da tale decisione.
La Legge n.135/2012 (c.d. "spending review") assegnò la funzione di gestione dei rifiuti ai Comuni attraverso l'istituto della "Gestione Associata". La Regione Campania ha approvato le leggi. n.5/2014 e n.14/2016 che, riservando a sé medesima la programmazione generale, ha demandato l'organizzazione territoriale agli ATO al fine di consentire in base alle diversità territoriali, una maggiore efficienza gestionale ed una migliore qualità del servizio all'utenza, per provvedere alla programmazione territoriale di tutte le attività di gestione del ciclo rifiuti per il tramite dell'adozione di un Piano d'Ambito.
Le Province, tuttavia, svolgono ancora funzioni di supplenza nella gestione perché mancano i Piani d’Ambito.
Il Sannio vanta ottimi risultati nella raccolta differenziata dei rifiuti, risultando la prima in Campania, ma presenta paradossalmente pesanti criticità gestionali soprattutto per la carenza di impianti di di trattamento in particolare dopo l’incendio che nel 2018 investì l’unico impianto allora funzionante, lo Stir di Casalduni, paralizzandone le attività.
Trale conseguenze di quel rogo vi fu anche la paralisi operativa della Società provinciale di gestione del ciclo dei rifiuti, la Samte, e la sua crisi.
La Provincia di Benevento, tuttavia, è riuscita, dopo anni, a riportare “in bonis” la Samte, dopo un lungo periodo di contenzioso con alcuni i Comuni che non corrispondevano la quota parte della TEFA.
La rimessa in ordine dei conti della Samte fa rivivere la possibilità di gestire almeno una è parte del ciclo dei rifiuti.
Questo traguardo però fino ad oggi è stato impedito dall’incendio dell’agosto 2018 presso lo Stir di Casalduni: mancando sul territorio sannita impianti di trattamento e lavorazione dei rifiuti, i Comuni sono obbligati a conferire fuori provincia i propri rifiuti con enormi aggravi di costi che ricadono interamente sui cittadini.
Altra pesante criticità per i cittadini contribuenti del Sannio è la gestione delle discariche “post mortem”, insediate nel corso degli anni e fino al 2009 sul territorio sannita dal Commissariato per l’emergenza rifiuti di Napoli.
Pieni di rifiuti provenienti da Napoli e Caserta, principalmente (in nome della solidarietà regionale) tocca però alla Provincia di Benevento (e dunque al contribuente sannita) pagare i costi gestionali di tali discariche, costi principalmente derivanti dalla raccolta del percolato, prodotto ad ogni evento piovoso.
Nel solo periodo 2019 - agosto 2024 la Provincia ha speso oltre 1,6 milioni di Euro per la raccolta del percolato.
La Provincia ha di conseguenza avviato una procedura di ristoro economico finanziario per il contribuente sannita: ai sensi infatti dell'art.41 della Legge regionale n.14/2016, era stato prevista la perequazione per quei territori che avevano avuto in carico rifiuti provenienti da altre Province: si calcola che cittadini della Provincia di Benevento abbiano pagato in questi anni il costo delle discariche piene all’88% da rifiuti prodotti nelle altre province.
La Provincia nel corso degli anni è riuscita a chiudere e bonificare del tutto la discarica post mortem di San Bartolomeo in Galdo e la discarica di Toppa Infuocata.
A seguito di un Accordo di cooperazione con la Regione Campania dell’8 luglio 2024 (che reiterava un precedente protocollo), è stata avviata, interamente con fondi regionali per alcune decine di milioni di Euro, la bonifica dell’area Stir di Casalduni con la rimozione totale dei rifiuti ancora presenti dopo l’incendio del 2018 e la stessa ripresa del ciclo gestionale dei rifiuti nel Sannio con la realizzazione del sito di trasferenza etc.”
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Ridotta la tariffa per il ciclo dei rifiuti di competenza della Provincia di Benevento.
Lo ha deciso l’Assemblea dei Soci della Samte, la Società interamente partecipata dalla Provincia per il ciclo rifiuti.
Lo comunica il Presidente della Provincia Nino Lombardi che ha presieduto i lavori dell’Assemblea.
La tariffa di compresenza del segmento provinciale per il ciclo rifiuti è stata fissata per un ammontare di Euro 6,10 ad abitante, riducendo dunque la stessa tariffa di Euro 0,10 cent. rispetto al 2023: è il seconda ridimensionamento consecutivo della tariffa che complessivamente è calata nel biennio di Euro 0,56 cent ad abitante.
La decisione, resa possibile grazie ad un sapiente contenimento ed efficientamento dei costi gestionali Samte, è stata assunta con la partecipazione dell’Amministratore della Società Domenico Mauro, e, per la Provincia, del Dirigente del controllo analogo/economico-finanziario, Nicola Boccalone, del Dirigente del Settore ambiente, Giuseppe D’Angelo, e, per la Samte, del Dirigente economico finanziario Marcello De Risola e del Revisore dei conti Antonio Rossi.
Il Presidente Lombardi ha osservato, in una dichiarazione, che la riduzione della tariffa costituisce un'ulteriore dimostrazione delle buone pratiche e della corretta amministrazione condotte negli ultimi anni nella gestione della Società partecipata.
La Samte, ha proseguito Lombardi, non solo è stata di recente risanata, ma è oggi anche in grado di contribuire a riavviare il ciclo gestionale dei rifiuti sul territorio sannita in coerenza con gli obiettivi definiti con l’Accordo di Programma dello scorso mese di luglio tra Regione Campania, Provincia di Benevento, Ente d’Ambito Rifiuti e la stessa Samte.