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IL MUSEO DEL SANNIO DA 150 ANNI GUARDA AL FUTURO E LASCIA GEMMARE LA FONDAZIONE DEL MUSEO EGIZIO DI BENEVENTO

Comunicato stampa n. 2934 del 11/12/2024

Comunicato stampa n. 2934 del 11/12/2024

Si è celebrata presso l'Auditorium "Gianni Vergineo" la conclusione degli eventi celebrativi del 150° della istituzione del Museo del Sannio, per decisione del Consiglio Provinciale del 4 settembre 1873.

L'evento, intitolato "Museo del Sannio: dai 150 anni al futuro", è stato promosso dalla Provincia e dal Comune di Benevento, dalla Rete Museale della Provincia e dalla Società partecipata Sannio Europa, ed ha visto gli interventi del Presidente Nino Lombardi, del Sindaco Clemente Mastella, dall'Amministratore unico Raffaele Del Vecchio e dal Dirigente del Ministero della Cultura, Luigi Mercuri.

In Sala era presente il pubblico delle grandi occasioni con la partecipazione delle Autorità e delle Istituzioni. Presente anche il prof. Marcello Rotili, responsabile delle Celebrazioni del 150° anniversario della istituzione del Museo del Sannio, volute dal Presidente Lombardi. A coronamento delle iniziative di natura culturale che hanno animato l'anno delle Celebrazioni, il prof. Rotili presenterà una pubblicazione, scritta con numerosi altri Autori, sulla storia dell'Istituto; mentre i Maestri fotografi Antonio Citrigno e Roberto Gaetano hanno realizzato "Visioni del Sannio", una raccolta di foto di monumenti, angoli suggestivi, paesaggi dedicati a tutti i 78 Comuni della provincia, a dimostrazione della presenza sul territorio del Museo quale fattore vivificante.

Nel corso dei 150 anni il Museo del Sannio è riuscito ad essere vetrina e fondale di reperti archeologici, documenti, dipinti, sculture di secoli e secoli di storia sannita, ma anche ad essere quale elemento fecondo di Istituzioni autonome che hanno preso vita dal suo stesso organismo: come la Chiesa di Sant'Ilario a Port'Aurea, il Museo Arcos, il Musa, il Paleolab di Pietraroja, il Geobiolab, il Museo dei telefoni. Dal Museo del Sannio, inoltre, sta per prendere autonomia una sua Sezione, quella del Tempio egizio di Iside, che sta per diventare Museo Egizio per decisione di Provincia, Comune, Regione Campania, Ministero della cultura e con la cooperazione della Fondazione del Museo Egizio di Torino.

L'Amministratore della Società partecipata che, per conto della Provincia, si occupa della valorizzazione delle Rete Museale, Del Vecchio ha sottolineato come la Celebrazione dei 150 anni per inquadrare il futuro del Museo costituisca una grande intuizione anche per ridare nuovo slancio alla rete museale, che può essere viva e può essere attrattiva di pubblico e di visitatori grazie ad un lavoro di squadra istituzionale. In tale contesto, Del Vecchio ha dichiarato che la Fondazione per il Museo Egizio con la partecipazione di Enti ed Istituzioni appare essere promettente. Dopo la pandemia, ha proseguito Del Vecchio, i flussi turistici in Campania sono decuplicati a ragione delle attrazioni dei poli culturali meravigliosi, a particolare si quelli di Napoli. Ma Benevento, dei sette siti Unesco in questa regione Campania, ne vanta ben tre sono: e questo impone, ha detto Del Vecchio, di andare avanti insieme per avere dei risultati. Per rendere ancora più attrattivo il territorio beneventano, Del Vecchio ha quindi annunciato che nell'area del Museo del Sannio la Società ha promosso la Mostra sulla Natività con presepi in ceramica di Cerreto Sannita e San Lorenzello ed il "Presepe Ultrapoverissimo" presso il "Giardino del Mago" di Riccardo Dalisi cui è stata data nuova vita.

Il Sindaco Mastella, intervenendo nel Convegno, ha ricordato che è dovere delle Istituzioni tutelare i beni culturali. In tale ottica, si colloca l'impegno per il Museo Egizio: come città daremo in dono a questo nuovo Istituto il Toro Apis che oggi è quasi abbandonato a sé stesso al viale San Lorenzo, nonché una sfinge recuperata negli Usa dai Carabinieri del Nucleo della Tutela dei Beni patrimoniali. "Realisticamente, ha detto Mastella, non possiamo competere con Napoli o con Venezia, ma dobbiamo puntare ad essere la seconda scelta tentando così di snellire nelle grandi città attrattive i grandi numeri di turisti e fare in modo che in parte giungano anche da noi. Puntiamo anche sul mito delle streghe che ci appartiene. Lo rappresenteremo plasticamente con un'opera di Mimmo Paladino che sarà posta dinanzi alla restaurata stazione ferroviaria. Il costo sarà di circa 300mila euro, spesa che divideremo con la Provincia anche se Palladino, che non incasserà nulla a livello personale, ci ha detto che con l'aumento del costo del bronzo, la cifra è passata da 300mila a 450mila. Infine, per le streghe dobbiamo fare qualcosa: ebbene lo faremo anche con la collaborazione di una docente dell'Istituto Universitario Orientale per l'allestimento del Parco delle Streghe", ha concluso il sindaco.

Quindi ha preso la parola il presidente della Provincia, Nino Lombardi, che ha sottolineato come facendo una voce corale "coloriamo pagine belle in un territorio che incrocia 3 millenni di storia. Ora siamo alla nascita della Fondazione del Museo egizio per trasformare la Sezione egizia in un Museo autonomo: parliamo del terzo Istituto al mondo anche se c'è da considerare che il secondo, quello di Torino, nasce dal collezionismo mentre il nostro direttamente da recupero di oggetti dal Tempio di Iside. Con questa iniziativa apriremo un nuovo orizzonte ribadendo altresì che il Sannio non è un territorio da assistere, ma è capace di lavorare per il proprio sviluppo", ha concluso Lombardi.

A chiudere il Convegno è stato il dirigente del Ministero della cultura Luca Mercuri, delegato dal direttore generale Massimo Osanna. Secondo Mercuri, il Tavolo di presidenza del Convegno, rappresenta il successo della interlocuzione del sistema museale nazionale: il pubblico non deve porsi il problema di chi sia il Museo ma la capacità di consentire al pubblico di poterne usufruire.

Con i fondi del Pnrr lavoriamo insieme a Musei di grande qualità e qui raccontiamo una storia straordinaria. Sono stato colpito, ha proseguito Mercuri, dalla passione riposta in questo Museo e poi c'è la bellezza oggettiva di questo luogo in uno con il concetto di contenuto e contenitore. Il Dirigente, ha quindi ricordato che su tutto il territorio nazionale la gran parte del patrimonio archeologico, artistico e storico nazionale non è accessibile al pubblico: impegno del Ministero è quello di superare questa stortura.

La serata si è conclusa con la presentazione delle due Mostre con la collaborazione e la partecipazione degli allievi del Liceo Musicale "Guacci" e la partecipazione dell'Istituto "Le Streghe" per la proposta dell'agroalimentare locale.

La Mostra dei presepi della Ceramica Cerretese, per la cortese disponibilità della Amministrazione del Comune di Cerreto Sannita, presente all'inaugurazione insieme al Vice Presidente Nazionale dell’Associazione dei Ceramisti Lucio Rubano, è disposta in numerose teche nel prestigioso Chiostro di Santa Sofia, che costituisce l’egregio fondale di una meravigliosa produzione della tradizione dell’artigianato artistico, internazionalmente riconosciuta ed ammirata.

“Il Presepe Ultrapoverissimo” del Maestro Riccardo Dalisi, disposta nell’ex Proprietà Casiello accanto a “Il Giardino del mago” dello stesso Maestro, recentemente restaurato, è stato inaugurato alla presenza della Vedova Anna Maria Dalisi Laville.